Partito Cristiano Sociale Attività

 

Partito Cristiano Sociale

Sono un uomo, sono una donna, sono un nonno, sono una nonna, sono un padre, sono una madre, sono un figlio, sono una figlia, sono un cittadino comune proprio come te che stai leggendo.

CODICE ETICO

DEL PARTITO CRISTIANO SOCIALE 

Ferme restando le norme previste dallo Statuto del Partito, la Carta dei Valori, il riconoscimento della Costituzione Italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, gli iscritti del Partito Cristiano Sociale si impegnano a adottare le regole di comportamento nel seguito indicate:

Portare il proprio contributo personale, ad ogni livello politico ed istituzionale, negli ambienti di vita e di lavoro, per l’affermazione degli ideali e dei programmi politici del Partito Cristiano Sociale;

ispirare la propria azione politica a criteri di trasparenza, impegnandosi in ogni caso al perseguimento costante del bene comune e del buon governo;

impegnarsi nella tutela, promozione e affermazione dei diritti, doveri e libertà delle persone;

Sostenere e promuovere il supporto al Partito e alle sue strutture territoriali nel rispetto della normativa di riferimento e delle proprie capacità.

La responsabilità politica è diversa dalla responsabilità giuridica e la presunzione di innocenza è un principio fondamentale per lo Stato di diritto e, come tale, espressamente

garantito dalla nostra Costituzione e da Convenzioni internazionali ratificate dal nostro Paese.

Detto principio va applicato a quanti rivestano responsabilità politiche o amministrative, in funzione della gravità delle contestazioni giudiziarie, la cui valutazione, comunque, è

rimessa agli organi di giurisdizione statutaria interna. Fatte salve queste premesse, gli iscritti condannati in primo grado per gravi reati sono invitati ad autosospendersi; nel caso in cui

non lo facciano, accettano di essere sospesi a giudizio insindacabile degli organi del partito competenti, fino a quando non intervenga una decisione di proscioglimento.

È fatto salvo, in ogni caso, il principio in base al quale l’iscritto al Partito Cristiano Sociale,

che risulti destinatario di provvedimenti coattivi di limitazione della libertà personale da parte

dell’autorità giudiziaria, debba essere sospeso cautelativamente dal Partito sino al termine

degli stessi. Se l’iscritto al Partito Cristiano Sociale è destinatario di misure di prevenzione

personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalle leggi antimafia, i competenti

organi del Partito deliberano in merito alla candidabilità e alla eventuale decadenza da ogni

tipo di incarico.