Legge veramente indegna
La proposta di modifica di Fratelli d’Italia, a meno di quattro mesi dal voto, rende più difficile la partecipazione elettorale alle forze minori. “GRAVISSIMO, l’esecutivo esprima un parere contrario”.
Un emendamento che cambia in corso le regole del gioco, per così dire, dal punto di vista elettorale. A meno di quattro mesi dal voto per il rinnovo del Parlamento europeo. La proposta di modifica di Fratelli d’Italia è inserita nel decreto legge 7/2024 in materia di “revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale”.
MATTARELLA HA FIRMATO LA LEGGE CHE IMPEDISCE AL MOVIMENTO INDIPENDENZA DI PARTECIPARE ALLE ELEZIONI EUROPEE.
Dopo la firma del Presidente Mattarella, è entrata in vigore la Legge di conversione del Decreto elettorale 2024. In questo provvedimento è stato inserito un emendamento, presentato da Fratelli d’Italia, che restringe fortemente le possibilità per i nuovi movimenti di derogare dalla raccolta di firme per le elezioni europee. Tutto questo a soli 30 giorni dalla fine dei sei mesi concessi per questa raccolta di firme. Un “cambio delle regole a partita aperta” contrario a tutti i principi elementari della produzione legislativa e quindi anche agli stessi Principi Costituzionali. Non a caso la stessa Commissione europea nel 2023 aveva inviato a tutti i paesi membri una Raccomandazione ufficiale per non modificare le norme elettorali nell’ultimo anno prima delle elezioni.
Legge veramente indegna
Oramai le leggi sono sempre più indegne, dove sta la democrazia?
Il 15 marzo scorso è stata inviata una lettera da vari movimenti e partiti minori al Presidente della Repubblica per chiedere un suo autorevole intervento per cancellare dalla Legge di conversione questo emendamento chiaramente liberticida e antidemocratico. Ma non si ottenuta alcuna risposta.
Successivamente un altro emendamento ha dimezzato il numero di firme necessario le liste alle europee, ma sempre troppo tardi per permettere ai nuovi movimenti di organizzare una raccolta di firme così impegnativa (nonostante il dimezzamento le firme necessarie sono 75.000).
Questo dimostra che le nostre istituzioni non solo restringono la possibilità di accesso alla competizione elettorale da parte di nuovi soggetti politici, ma rimangono indifferenti di fronte al vertiginoso aumento dell’astensionismo elettorale degli Italiani. È un’ulteriore dimostrazione che oggi la democrazia è in pericolo, non per colpa del cosiddetto populismo ma per l’atteggiamento autoritario delle Istituzioni.
Molti movimenti politici non potranno partecipare in prima persona alle elezioni europee, ma aiuterà nella raccolta di firme e nella propaganda elettorale chi rappresenterà nel modo migliore la nostra critica radicale all’Unione europea e all’euro-casta che la governa. Epilogo “presidenziale” previsto (e non prevedibile), nel solco della costante delegittimazione della sovranità del Popolo. Poi non dimentichiamo l’autorevole Presidente quando affermò: io non mi ricandido la Repubblica non e’ una Monarchia.
Probabilmente se non si riuscirà ad andare alle elezioni europee, consiglieremo tutti gli italiani bi astenersi dal voto, così dovrebbero capire in ITALIA, il popolo non ne può più di questi azioni per togliere la libertà al nostro bellissimo paese.