“CODICE ETICO DEL “PARTITO CRISTIANO SOCIALE “
Ferme restando le norme previste dallo Statuto del Partito, la Carta dei Valori, il
riconoscimento della Costituzione Italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
Europea, gli iscritti del Partito Cristiano Sociale si impegnano a adottare le regole di
comportamento nel seguito indicate:
Portare il proprio contributo personale, ad ogni livello politico ed istituzionale, negli ambienti
di vita e di lavoro, per l’affermazione degli ideali e dei programmi politici del Partito Cristiano
Sociale;
ispirare la propria azione politica a criteri di trasparenza, impegnandosi in ogni caso al
perseguimento costante del bene comune e del buon governo;
impegnarsi nella tutela, promozione e affermazione dei diritti, doveri e libertà delle persone;
sostenere e promuovere il supporto al Partito e alle sue strutture territoriali nel rispetto della
normativa di riferimento e delle proprie capacità.
La responsabilità politica è diversa dalla responsabilità giuridica e la presunzione di
innocenza è un principio fondamentale per lo Stato di diritto e, come tale, espressamente
garantito dalla nostra Costituzione e da Convenzioni internazionali ratificate dal nostro
Paese.
Detto principio va applicato a quanti rivestano responsabilità politiche o amministrative, in
funzione della gravità delle contestazioni giudiziarie, la cui valutazione, comunque, è
rimessa agli organi di giurisdizione statutaria interna. Fatte salve queste premesse, gli iscritti
condannati in primo grado per gravi reati sono invitati ad autosospendersi; nel caso in cui
non lo facciano, accettano di essere sospesi a giudizio insindacabile degli organi del partito
competenti, fino a quando non intervenga una decisione di proscioglimento.
È fatto salvo, in ogni caso, il principio in base al quale l’iscritto al Partito Cristiano Sociale,
che risulti destinatario di provvedimenti coattivi di limitazione della libertà personale da parte
dell’autorità giudiziaria, debba essere sospeso cautelativamente dal Partito sino al termine
degli stessi. Se l’iscritto al Partito Cristiano Sociale è destinatario di misure di prevenzione
personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dalle leggi antimafia, i competenti
organi del Partito deliberano in merito alla candidabilità e alla eventuale decadenza da ogni
tipo di incarico.
PAG. 1 Le modalità di partecipazione degli iscritti alla vita delle assemblee elettive e degli
organismi pubblici saranno controllate dal Partito, che potrà anche irrogare, in caso di
inadempimenti, le sanzioni ritenute adeguate. In particolare, gli iscritti al Partito devono:
assicurare, come loro dovere primario, la partecipazione assidua e trasparente alle attività
per le quali sono stati eletti o designati;
rispettare rigorosamente le incompatibilità previste dalle leggi e quelle che gli Organi
competenti del Partito o i Gruppi riterranno di indicare;
seguire una condotta pubblica dignitosa, senza tenere comportamenti o manifestare
pensieri che possano ledere l’autorevolezza o la credibilità del Partito;
non divulgare per alcun motivo, se non nei casi espressamente previsti dalla legge e dalle
norme euro unitarie, in particolare dal Reg. UE n. 2016/679, dati sensibili o documenti
riservati conosciuti in ragione dell’incarico svolto o dell’appartenenza al partito.
In particolare, gli eletti ad incarichi di qualsiasi tipo:
Nell’ambito delle scelte politiche stabilite dai competenti organi del Partito ai diversi livelli,
elaborano collegialmente la linea del Gruppo e ad essa si dovranno attenere. I regolamenti
dei Gruppi parlamentari o Consiliari devono prevedere, qualora sussistano comprovate
ragioni di coscienza etico-morale, le procedure riguardanti il dissenso parziale o totale nel
voto su problemi di particolare rilevanza;
si impegnano a mantenere una relazione con gli iscritti ed il proprio territorio tramite il
recepimento delle ragionevoli proposte elaborate;
si obbligano, se eletti in un’assemblea che preveda la formazione di un Gruppo, a aderire
al Gruppo formato in ciascun consesso con il nome “Partito Cristiano Sociale” e a
collaborare con i propri colleghi;
si impegnano, in caso di espulsione dal “Partito Cristiano Sociale”, a dimettersi dalla
carica;
si impegnano a conferire incarichi secondo principi meritocratici;
si impegnano, nella partecipazione ai programmi televisivi o radiofonici o social a
diffusione regionale e/o nazionale, a non contraddire le linee ideali e programmatiche di
fondo del Partito Cristiano Sociale e a promuoverne l’impegno, i princìpi e i valori di
riferimento, impegno esteso anche alle interviste rilasciate a testate giornalistiche.
All’atto dell’accettazione della candidatura, anche per cariche interne, i candidati nelle liste
del Partito Cristiano Sociale devono dichiarare che non esistono cause di ineleggibilità, di
incompatibilità o ragioni ostative derivanti dalle leggi dello Stato. Inoltre, i candidati nelle
diverse competizioni elettorali si impegneranno, in conformità alle leggi vigenti, a
raccogliere i fondi per tali competizioni nel rispetto della legge e, una volta eletti, ad
adottare criteri di trasparenza con riguardo alle fonti di finanziamento della propria attività
politica
PAG. 2 Nell’accettazione del Codice Etico, gli iscritti che assumeranno incarichi a livello
pubblico nazionale o periferico si impegnano ad informare i propri elettori delle iniziative e
delle attività politiche promosse, nonché a dare la propria disponibilità periodica all’incontro
con gli stessi.
Accettando il Codice Etico tutti gli iscritti si assumono la responsabilità di osservare sempre
un comportamento ed un linguaggio rispettoso verso tutti, siano essi colleghi o altre
personalità collegate al Partito stesso.
Con l’accettazione del Codice Etico, gli iscritti si assumono la piena responsabilità civile e
penale in caso di violazione della privacy e di divulgazione di informazioni riservate interne
al Partito Cristiano Sociale.